Come Engineering Manager dovrai fare fronte anche a colloqui ed assunzioni ricoprendo il ruolo di Hiring manager (se vuoi sapere di più su questa figura ne ho parlato qui).

Il primo colloquio è fondamentale, ci permette di effettuare il primo filtro sui candidati e, al tempo stesso, attirare talenti. Nell’industria del software, finora abbiamo vissuto la possibilità di scegliere la migliore offerta. Anche se le cose forse stanno cambiando in quest’ultimo periodo (approfondisco più avanti), non va dimenticato che il colloquio è fatto per entrambi (azienda e candidato) e che la prima impressione è quella che conta.

In questo articolo evidenzio quali sono gli aspetti salienti di questo primo step e come affrontarlo dal punto di vista di un Hiring manager.

Obiettivi: presentazione dell’azienda e primo filtro

Un vecchio e saggio consiglio che vale per qualsiasi riunione lavorativa e non, è sempre lo stesso: cosa vuoi ottenere dalla conversazione che stai per tenere. Avere ben chiaro l’obiettivo prima di entrare in una riunione ti permette di guidare la conversazione e portarla al tuo obiettivo. Oltre ad essere sicuro di aver coperto i punti che per te erano interessanti.

Per questo è importante avere una scaletta, un’idea chiara delle cose di cui vuoi parlare e delle aree da esplorare. É importante anche fare una piccola introduzione spiegando a grandi linee la scaletta, in modo tale da condividere con il candidato quali sono le nostre intenzioni durante l’ora insieme.

Il primo colloquio non è altro che un’altra riunione, con un obiettivo e un /output/ (risultato) ben concreto.

In questo caso gli obiettivi fondamentali sono due:

  • Presentare l’azienda
  • Decidere se fermare il candidato o proseguire al prossimo colloquio

Presentazione dell’azienda, perché è importante

Come dicevo, il mercato della industria del software è stato pero molti anni fortemente attivo. Con questo voglio dire che l’offerta era molto alta rispetto alla domanda. Al punto che la situazione si è completamente ribaltata, mettendo i candidati in una posizione quasi di vantaggio. Chiunque con un profilo su LinkedIn di software developer ti può dire come negli ultimi cinque, dieci anni abbia ricevuto offerte di contatto da /recruiter/ ogni settimana, anche più volte a settimana.

Nel momento in cui scrivo, luglio 2022, sembra che la situazione stia cambiando. La /tech industry/ ha schiacciato il freno, e stiamo vedendo come anche le cosiddette /Big Tech/ (Amazon, Netflix, Apple e Meta per citarne alcune) stanno congelando o rallentando le assunzioni e, in alcuni casi, sono anche arrivate a un licenziamento di massa.

Con questo voglio sottolineare che forse in passato questo passaggio aveva più peso, ma che forse stanno cambiano le carte in tavola.

Qualsiasi sia la situazione esterna del mercato, penso che il primo obiettivo sia comunque una buona presentazione dell’azienda. Credo fermamente che bisogni essere più trasparenti e chiari possibili quando parliamo con i candidati, per dare anche a loro la possibilità di scelta.

Per capirlo a fondo basta mettersi dalla parte del candidato: tu, ad un colloquio di lavoro, non vorresti avere più informazioni possibili sull’azienda e sul ruolo che potresti potenzialmente coprire?

I punti fondamentali da coprire sono quindi:

  • l’azienda: chi siamo oggi e da dove arriviamo
  • cosa ci aspettiamo dal futuro
  • la struttura e l’organizzazione interna a livello di team ed ingegneria
  • lo stack tecnologico utilizzato
  • la posizione che stiamo cercando

Con questi punti sono sicura che coprirai la maggior parte dei dubbi che possono nascere durante o dopo il primo colloquio. Così il candidato avrà anche una chiara visione di cosa aspettarsi e di cosa si aspetta la tua azienda da lui/lei.

Conoscere il candidato

Secondo obiettivo, altrettanto importante, è conoscere il/la candidato/a. Non darò consigli su come condurre il colloquio, perché penso che ognuno crei il proprio stile con l’esperienza.

Ma così come per il primo obiettivo voglio darti delle linee guida di punti fondamentali da scoprire durante l’ora insieme al candidato.

La cosa più importante da tenere conto è che avete poco tempo ed è importante capire quanto il candidato sembra valido almeno da poter passare il tuo primo filtro.

In questo primo momento è importante conoscere la storia professionale e gli interessi del professionista che hai davanti.

Entrare troppo nel tecnico non serve, perché la seconda parte del processo sarà proprio solo dedicata a verificare le sue capacità tecniche e di programmazione.

Al tempo stesso è fondamentale capire se le conoscenze sono abbastanza alte per quello che stai cercando, per evitare di dare il via libera a qualcuno che non si avvicina neanche alle caratteriste richieste e di conseguenza far perdere tempo a chi viene dopo di te, solitamente i programmatori che devono valutare la persona sotto il punto di vista puramente tecnico.

Quindi domande su qualità, migliori pratiche (best practices), o architettura del software, sono d’obbligo per capire il livello di esperienza di chi hai di fronte.

Altri aspetti interessanti da coprire possono essere quelli orientati maggiormente al prodotto, al business, alla performance o al come seguire una funzionalità nuova in produzione (follow-up on production).


Con questi due principali obiettivi da raggiungere durante il primo filtro sono sicura che avrai già una chiara idea se la persona deve o meno passare alla fase due.

Se hai dubbi o non sei convinto del tutto usa la formula magica e poniti questa domanda: dovesse iniziare a lavorare con me domani, lo vorrei al mio fianco? Mi fiderei ad affidargli dei compiti?

Se la risposta è dubbiosa o è un no, sai già che non è il caso di farlo passare. Chi verrà dopo di te ti ringrazierà.

Ultimo consiglio finale: prendi sempre appunti. Decidi tu come, se carte e penna o quant’altro, ma, soprattutto quando stai facendo molti colloqui nello stesso periodo di tempo, farai fatica a ricordare i profili e le caratteristiche di tutto. Per questo motivo io ho sempre con me penna e libretto, la futura me mi ringrazia ogni volta.