Alla fine di un grande progetto o di una fase in concreto a volte è importante fermarsi a riflettere. Oltre la retrospettiva, se si vuole lavorare qualcosa di molto concreto, si può agevolare quello che viene chiamato post-mortem, letteralmente dopo la morte.
Come agevolare un post mortem senza colpe
Siccome di solito viene tirato in ballo quando succede qualcosa di negativo, come la morte appunto, bisogna prestare attenzione a come viene svolto, tenendo sempre ben chiaro che l’obiettivo non è trovare un colpevole, ma capire le ragioni del problema e trarre delle conclusioni su cui lavorare per non ripetere gli stessi errori.
Per questo si parla spesso di blameless post-mortem, cioè un post-mortem senza colpe.
Cos’è un post-mortem
Il post-mortem è una riunione in cui si parla dei problemi avvenuti durante un caso concreto e come migliorarli.
Può avvenire di averne bisogno alla fine di un progetto o di una fase specifica. Dopo una messa in produzione, una release, o anche dopo un periodo di prova andato male.
Chi deve partecipare? Tutte le persone che sono state coinvolte durante il processo o percorso che si vuole analizzare.
Come condurre un post-mortem
Quando si facilita un post-mortem è bene mettere in chiaro dal principio quali sono gli obiettivi della riunione, come in realtà dovrebbe succedere in qualsiasi riunione.
Soprattutto è fondamentale che essere chiari sul fatto che non si pretende trovare un colpevole dell’accaduto o accusare qualcuno in particolare. Il modo migliore per imparare è dai nostri sbagli. Fermarsi e guardarsi indietro, riflettere sul passato, su cosa si sarebbe potuto fare meglio, è fondamentale per crescere professionalmente, come gruppo e per non ripetere gli stessi errori.
Può sembrare una banalità, ma ricordare questo all’inizio del post-mortem, e durante se necessario, è importante per far si che tutti si sentano comodi a condividere quello che davvero è successo. Solo in questo sarà possibile identificare il problema reale e di conseguenza come migliorare. Ed è per questo che si chiama Blameless Post-mortem, in italiano, senza colpe.
Obiettivo
Ci sono diversi framework che facilitano la conduzione di un post-mortem, come ad esempio i cinque perchè, o un brainstorming generale, o anche usare un classico schema per una /retrospective/.
Alla fine poco conta cosa usi, l’importante, come sempre, è uscire da quella riunione con dei punti su cui lavorare. Delle azioni da fare, action items, con nome e data di scadenza per non perdere di vista l’obiettivo da migliorare.
Se le cose non stanno funzionando, se qualcosa è andato storto, se non tu e il tuo team si aspettava un altro risultato, quello è il tuo momento per mettere su un post-mortem.
Riunirsi e parlare apertamente del tema aiuterà tutti a fare dei grandi passi avanti.